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Messina ha sicuramente un passato glorioso ma allo stesso tempo nefasto. Venne fondata dai siculi prima del VIII secolo a.C. che la chiamarono Zancle. Successivamente venne conquistata dai greci, che le cambiarono il nome in Messina. Come del resto tutta la Sicilia negli anni a seguire venne conquistata da diversi popoli, tra cui i romani che la trasformarono in una importante città portuale del proprio impero.

Agli inizi del ‘900 però un potente terremoto seguito da un maremoto distrussero la città e in seguito, ci pensarono le bombe durante la seconda guerra mondiale a darle il colpo di grazia. Questi avvenimenti hanno sicuramento segnato profondamente Messina ed oggi la città antica è andata perduta, ma non del tutto.

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1. Il Duomo di Messina

Il duomo fu costruito dai normanni e venne però prima danneggiato dal terremoto del 1783 e poi dal maremoto agli inizi del ‘900 e successivamente dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale. Nonostante tutto però i messinesi che non si sono mai persi d’animo e lo hanno sempre restaurato. Grazie a loro quindi, oggi possiamo ancora ammirarlo in tutto il suo splendore.

Cosa vedere a Messina - Duomo di Messina
Superchilum, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

2. Orologio Astronomico di Messina

L’orologio astronomico è uno dei più grandi e complessi al mondo, si trova nel campanile del Duomo ed è sicuramente la principale attrazione della città. Fu progettato dalla ditta Ungerer di Strasburgo e venne inaugurato nel 1933.

Ogni giorno puntualmente alle 12:00 l’orologio si attiva. Un complesso sistema meccanico consente il movimento delle statue, che rappresentano le tradizioni civili e religiose della città. Puoi visitare il campanile anche all’interno e vedere cosi i complessi congegni meccanici dell’orologio ed ammirare tutta la città di Messina dall’alto.

Orologio astronomico di Messina
I, Sailko, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

3. Fontana di Orione e Nettuno

La Fontana di Orione fu realizzata da un allievo di Michelangelo nel ‘500, per celebrare la realizzazione dell’acquedetto a Messina. Si trova al centro della piazza del Duomo ed è stata descritta dallo storico d’arte Bernard Berenson come la più bella fontana del Cinquecento europeo.

Anche la fontana di Nettuno risale al ‘500 e a differenza della fontana di Orione non subì alcun danno, nonostante il terremoto. In alto sie erge maestoso Nettuno e ai suoi piedi spiccano Scilla e Cariddi tra quattro cavalli marini che simboleggiano l’oceano.

Fontana di Orione, Messina
Fontana di Orione – Fonte: Von Hajotthu, CC BY-SA 3.0
Fontana di Nettuno, Messina
Hajotthu, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

4. Chiesa Santissima Annunziata dei Catalani

Si tratta di una piccola chiesa dallo stile arabeggiante, costruita dai normanni nel XII secolo, sopra i ruderi di un antico tempio greco dedicato a Poseidone. La chiesa si trova ad un livello inferiore rispetto la strada, questo perché la città moderna si trova sopra le macerie prodotte dal terremoto.

Chiesa Santissima Annunziata dei Catalani, Messina
Di I, Sailko, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

5. Museo regionale

Per visitare il museo impiegherai circa mezza giornata, vista la vastità delle opere esposte. Si tratta di dipinti e sculture di diversi periodi artistici, partendo dal Medioevo fino all’Ottocento. La qualità è davvero molto alta, pensa che vi sono esposte anche opere di Antonello, Caravaggio e di collaboratori di importanti artisti del calibro di Raffaello ad esempio. Vi è anche una piccola area archeologica con reperti d’epoca greca e romana.

Museo regionale, Messina

6. Consiglio Top Secret: Punto panoramico e uccelli migratori

Tra le cose da vedere a Messina rientra sicuramente il Monte Dinnamare, anche se non è molto conosciuto. Giungendo in cima a circa 1127 metri d’altezza, nei pressi del Santuario della Madonna di Dinnamare, avrai una splendida vista sul Tirreno, Ionio, Stretto di Messina e sulle isole Eolie.

Inoltre da qui potrai ammirare ogni primavera, uno spettacolo unico nel suo genere, il passaggio di uccelli migratori, specialmente rapaci. Ogni anno infatti, partendo dall’Africa subsahariana, affrontano un viaggio di oltre cinquemila chilometri per andare a nidificare nel nord dell’Europa. In primavera passano da qui più di 70.000 uccelli le prime settimane di maggio sono il periodo migliore per osservarli, con passaggi di 1.000 – 5.000 rapaci al giorno.

Monte Dinnamare, Messina
Nasoallinsu, Public domain, via Wikimedia Commons

Mappa interattiva di Messina – Punti d’interesse in viola

Per localizzarti una volta in zona, clicca sul simbolo ingrandisci in alto a destra della mappa.

Cosa mangiare a Messina

Qui trovi dei consigli su cosa mangiare a Messina e dintorni, qui invece trovi i piatti tipici siciliani.

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