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Siracusa venne fondata dai greci nel VIII secolo a.C. e la chiamarono Syrakò. L’anima greca di Siracusa si percepisce ancora oggi, passeggiando nel parco archeologico e per Ortiga, l’isola che custodisce il centro storico della città. A Siracusa nacque anche Archimede che contribuì con le sue invenzioni belliche a sconfiggere gli ateniesi che provarono a conquistare la città.

1. Parco Archeologico Neàpolis di Siracusa

Cosa vedere a Siracusa - Parco Archeologico Neapolis Siracusa
Parco Archeologico Neapolis – Fonte: Agostino Sella CC BY-SA 2.0

Il Parco Archeologico fu realizzato negli anni ’50 del Novecento, salvando questa zona dall’espansione urbanistica che ebbe Siracusa durante quegli anni. E’ sicuramente uno dei parchi archeologici più grandi e importanti al mondo e custodisce principalmente monumenti di grande spessore, dell’epoca greca e romana. Rientra tra le cose da vedere assolutamente a Siracusa.

Curiosità: Ogni anno tra maggio e giugno vengono organizzati nel teatro greco degli spettacoli teatrali, che mettono in scena le tragedie greche. E’ davvero uno spettacolo da non perdere, ci si siede nello stesso posto, dove millenni addietro i greci ammiravano i loro spettacoli. Qui trovi maggiori informazioni a riguardo: https://www.indafondazione.org/

S. Nicolò dei Cordari

La chiesetta si nota subito appena entrati nel Parco Archeologico di Siracusa ed è di origine normanna. Il nome Cordari si riferisce ai produttori di corde che lavoravano nelle vicine latomie. Sotto la chiesa si trovano dei grandi serbatoi d’acqua, che servivano ai romani per riempire d’acqua il vicino anfiteatro e preparare cosi le lotte acquatiche.

S. Nicolò dei Cordari Siracusa
S. Nicolò dei Cordari – Fonte: trolvag 589, CC BY-SA 3.0

Anfiteatro romano

L’anfiteatro è terzo in Italia come dimensione dopo il Colosseo e l’Arena di Verona. Fu realizzato dai romani, che a differenza dei greci lo utilizzavano per ben altri scopi. Infatti qui si scontravano i gladiatori e si combatteva contro grandi predatori, portati fin qui dall’Africa. Carlo V utilizzò purtroppo il teatro come materiale da costruzione per le fortificazioni di Ortigia, ma comunque è in molte sue parti ancora integro. E’ possibile addirittura leggere in alcune pietre, i nomi dei proprietari dei posti.

Anfiteatro romano Siracusa
Anfiteatro romano – Fonte: trolvag CC BY-SA 3.0

Via dei Sepolcri

Nei pressi del teatro greco si trova la Via dei Sepolcri. Un sentiero lungo circa 150 metri che si apre tra le rocce. Proprio nelle rocce sono state scavate del grotte, dove i greci seppellivano i defunti. Si trattava di persone importanti, che si erano contraddistinti in vita e quindi erano meritevoli di una degna sepoltura. Questi luoghi sono anche stati usati dai bizantini come luogo di culto e nella strada si noto i solchi lasciati dai carri, segno che questa strada fu percorsa per molti secoli.

Via dei Sepolcri Siracusa
Via dei Sepolcri – Fonte: trolvag CC BY-SA 3.0

Ara di Ierone II

Questo enorme altare sacrificale fu fatto costruire da Ierone II in onore a Zeus e durante le celebrazioni, che si svolgevano ogni anno, venivano sacrificati ben 450 tori. L’edificio, di cui oggi rimane solo il basamento roccioso (Il resto venne distrutto dagli spagnoli nel XVI secolo), era davvero imponente, raggiungeva la lunghezza di 198,40 metri, la lunghezza di uno stadio olimpico.

Ara di Ierone II Siracusa

Costruzione in 3D dell’Ara:

Teatro greco

Ecco a voi il teatro greco più grande del mondo che fu fatto realizzare da Ierone II nel III secolo a.C. Qui si svolgevano spettacoli teatrali e le assemblee del popolo in una scenografia naturale stupenda con vista mare. Il teatro si è conservato abbastanza bene, soprattutto la parte scavata nella roccia, mentre delle gradinate sopraelevate, costruite in blocchi non ne rimane più traccia. Il teatro venne anche modificato successivamente dai romani, come nel caso del bellissimo teatro greco di Taormina e venne anche parzialmente distrutto da Carlo V nel 1526 che ne fece asportare i marmi, per utilizzarli come materiale da costruzione per le fortificazioni di Ortigia.

Teatro greco Siracusa
Teatro greco – Fonte: Urban CC BY-SA 3.0

Ecco un ricostruzione in 3D del teatro greco di Siracusa:

https://www.youtube.com/watch?time_continue=234&v=SfqXWAidD40&feature=emb_logo

Latomie

Questo luogo è molto particolare, ricco di storia e immerso nella natura. Qui i greci estraevano la pietra per costruire Siracusa e i bellissimi monumenti che ci hanno lasciato. L’attività estrattiva ha creato vere e proprie grotte alte fino a 50 metri. Tra le latomie spicca l’Orecchio di Dionisio, chiamato cosi per la sua particolare forma. L’acustica all’interno è molto particolare, si riesce infatti a sentire molto bene il proprio eco, cosa molto divertente e non solo per i bambini! La leggenda vuole che il tiranno Dionisio rinchiudesse qui i prigionieri per poterne ascoltare i discorsi.

Orecchio di Dionisio Siracusa

2. Basilica e Catacombe di San Giovanni

La Basilica venne costruita sulla cripta in cui venne sepolto il primo vescovo di Siracusa (VI secolo), Marciano. La chiesa ha origini bizantine e fu il primo Duomo della città. Purtroppo oggi rimangono solo delle rovine a causa del terremoto del 1693, ma ciò la rende ancora più affascinante. Nei pressi della chiesa, nei sotterranei scavati nella roccia, si trovano dei tesori sacri, la Cripta di S. Marciano e le Catacombe di San Giovanni. Pensa che queste Catacombe sono considerate seconde per importanza ed estensione solo a quelle di Roma.

Basilica di San Giovanni, Siracusa
I, Sailko, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons
Catacombe di San Giovanni, Siracusa
I, Sailko, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

3. Santuario della Madonna delle Lacrime

Il Santuario la cui forma ricorda quella di una lacrima non ha origini remote, venne infatti costruito nel 1994 per celebrare la presunta lacrimazione di un’immagine della Madonna nel 1953. L’edificio è davvero maestoso, è alto oltre 90 metri e può ospitare fino a 11.000 persone.

Santuario della Madonna delle Lacrime, Siracusa
Berthold WernerCC BY SA 3.0
Santuario della Madonna delle Lacrime, Siracusa
Marco Bellucci, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons

4. Museo archeologico regionale Paolo Orsi

Museo archeologico regionale Paolo Orsi, elefante nano, Siracusa
Elefante nano siciliano – Zde, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
Museo archeologico regionale Paolo Orsi, Siracusa
I, Sailko, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

All’interno di villa Landolina, una bella villa della fine del XIX sec. appartenuta alla famiglia nobile Landolina, (L’edificio è oggi sede degli uffici del museo, ma puoi passeggiare nel bellissimo giardino attorno), si trova il museo Paolo Orsi.

In questo museo troverai reperti archeologici ritrovati a Siracusa e dintorni, che vanno dalla epoca preistorica fino all’età paleocristiana (Primi secoli del Cristianesimo).

5. Latomia dei Cappuccini

Latomie dei Cappuccini, Siracusa
Tonio.86, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
Latomie dei Cappuccini, Siracusa
Davide Mauro, CC BY-SA 2.5, via Wikimedia Commons
Latomie dei Cappuccini, Siracusa
Tonio.86, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Si tratta di una cava per l’estrazione della tipica pietra bianca, utilizzata già dal VI secolo a.C. dai greci, per la costruzione di monumenti e abitazioni a Siracusa. Venne anche usata come prigione e luogo di culto, si tratta davvero di un luogo affascinante, che ti permetterà di fare un piccolo viaggio nel tempo, lungo più di 2000 anni. Oggi è un oasi verde, un luogo di pace dove natura e storia si fondano insieme. Tra le imponenti rocce infatti si trova un bellissimo giardino, che fu creato dai Frati Cappuccini ai quali fu donata nel 1582 dall’Università di Siracusa.

Curiosità macabra: Qui vennero rinchiusi gli ateniesi sconfitti dai siracusani e vennero lasciati qui a patire la fame e la sete. I sopravvissuti vennero poi venduti come schiavi.

6. I ruderi del Castello greco Eurialo

Il nome Eurialo proviene dal greco Euryalos, che significa chiodo. Probabilmente i greci gli diedero questo nome inspirandosi dalla forma a sella della roccia sulla quale è stato edificato.

E’ sicuramente una delle più importanti fortificazioni greche giunte fino ai nostri giorni. Si trattava di una vera e propria roccaforte, voluta da Dionisio I per proteggere Siracusa e costruita tra il 402 e il 397 a.C. Egli si rese infatti conto che questo punto era abbastanza vulnerabile e lo fortificò. Si notano ancora oggi i fossati creati come sistema di difesa, i depositi, le gallerie, le cisterne per l’acqua e le caserme.

Potrai anche scendere nei sotterranei e percorrere le gallerie scavate nella roccia e vivere quindi in prima persona questo luogo stupendo, immaginandoti magari i siracusani che spaventati correvano lungo le gallerie per difendere la roccaforte dall’avanzata degli ateniesi. Una volta risalito si apre davanti a te un bel panorama con il mare in lontananza e le campagne siracusane nei dintorni.

Nei pressi del castello, vicino al parcheggio, si trova il Ristorante/Pizzeria Castello Eurialo, si mangia bene e dispone anche di una terrazzina all’aperto molto carina.

Castello Eurialo Siracusa
Castello Eurialo Siracusa
Vista dal castello di Eurialo Alexander van Loon, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons
Castello Eurialo Siracusa
Frabuleuse, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons

Mappa interattiva di Siracusa – In viola i punti d’interesse

Per localizzarti una in zona, clicca sul simbolo ingrandisci in alto a destra della mappa.

7. Ortigia – Centro storico di Siracusa

Tra le cose da vedere a Siracusa vi è sicuramente Ortigia, il centro storico della città situato in un isolotto. Ci si accede attraverso un ponte, che ti dà il benvenuto in questa meraviglia, patrimonio dell’umanità. Se arrivi qui con l’auto la puoi lasciare nel parcheggio Talete e poi proseguire a piedi alla scoperta di Ortigia.

Piazza Duomo Ortigia, Siracusa
Piazza Duomo, Ortigia – Fonte: Dario Giannobile CC BY-SA 4.0
Ortigia, Siracusa
Agostino Artnoir Sella, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons
Ortigia, Siracusa
Ortigia, Siracusa
Leandro Neumann Ciuffo, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons
Ortigia, Siracusa

Tempio di Apollo

Del Tempio di Apollo non è rimasto molto purtroppo, pensa che si tratta dei uno dei primi teatri che i greci costruirono a Siracusa (VI secolo a.C.). Oggi sono visibili le colonne e anche la dedica al dio Apollo, incisia in un gradino con il nome dell’architteto che realizzò il monumento:

«Kleomede fece per Apollo (il tempio), il figlio di Knidieidas, e alzò i colonnati, opere belle.»

Il tempio ha una storia molto lunga, pensa infatti che è stato usato come chiesa dai bizantini e dai normanni, come moschea dagli arabi e addirittura come caserma dagli spagnoli.

Tempio di Apollo, Ortigia, Siracusa
Palickap, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
Tempio di Apollo, Ortigia, Siracusa
zero.the.hero, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons

Ricostruzione 3D del Tempio di Apollo di Siracusa

https://www.youtube.com/watch?v=G7A6Eo5-yAU

Il lungomare e la spiaggia di Ortigia

Da vedere il lungomare Foro Vittorio Emanuele II che si trova nei pressi della Fonte Aretusa. Una bella passeggiata romantica tra mare e palazzi storici, da non perdere assolutamente. Qui si trova inoltre la porta Marina, l’antica porta d’ingresso della città, realizzata nel 1500 dagli spagnoli.

Bello anche il lungomare nell’altro versante, tra Il castello Maniace e il parcheggio Talete. Anche questo molto panoramico e con punti d’interesse quali il Forte Vigilena (fortificazione spagnola), i palazzi barocchi che si affacciano sul mare e la pittoresca spiaggia di Cala Rossa.

Altre belle spiagge si trovano nel Plemmirio, una bellissima riserva naturale a 2 passi da Siracusa.

Spiaggia Cala Rossa, Ortigia, Siracusa
Spiaggia Cala Rossa – Sergio Conti, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons
Lungomare Ortigia, Siracusa
Foto di Anna Vicentini da Pixabay
Lungomare SIracusa, Ortigia

Piazza del Duomo

Piazza del Duomo è sicuramente il luogo più bello di Ortigia. Su questa piazza si affacciano splendidi palazzi barocchi, il duomo, la chiesa di Santa Lucia alla Badia e si trovano persino percorsi sotterranei.

Il Duomo è il frutto di più di 2.000 anni di storia. Pensa che una volta qui vi era il tempio greco dedicato ad Atena, le cui colonne sono state incorporate nella struttura odierna e sono ancora ben visibili, sia dall’interno che dall’esterno. In realtà già per i siculi si trattava di un luogo sacro, infatti sono stati ritrovati delle tracce della loro civiltà al di sotto del tempio. La prima chiesa, che poi venne modificata nel corso degli anni, fu eretta dai bizantini. Dopo il terremoto del 1693 la facciata del Duomo venne ricostruita in stile barocco siciliano nel 1753. Orari:

Vicino al Duomo si trova la Chiesa di Santa Lucia alla Badia, dedicata alla Santa Patrona di Siracusa. Venne costruita nel 1703 in stile barocco, sui ruderi di un monastero del XV secolo distrutto dal terremoto del 1693. Nei suoi pressi, si accede ad un percorso sotterraneo formato da gallerie che arrivano fino alla zona del porto di Siracusa. Questo luogo fu usato come cava di pietra, acquedotto, cisterna e persino come rifugio aereo durante la seconda guerra mondiale.

Piazza del Duomo, Ortigia, Siracusa
pjt56 —, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons
Piazza del Duomo, Ortigia, Siracusa
pjt56 —, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons
Piazza del Duomo, Ortigia, Siracusa
I, Sailko, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons
Piazza del Duomo, Ortigia, Siracusa

Palazzo Bellomo

Una visita merita anche il Palazzo Bellomo, costruito nel XII durante la dominazione Sveva per poi essere ampliato in stile catalano, dalla nobile famiglia Bellomo nel XIV secolo. Il palazzo è stato restaurato recentemente e ospita una collezione di dipinti, arazzi, carrozze, vestiti, libri antichi, reperti religiosi e molto altro.

Palazzo Bellomo, Ortigia, Siracusa
trolvag, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons
Palazzo Bellomo, Ortigia, Siracusa

Cavaliere dormiente – Herbert Frank CC BY SA 2.0
Palazzo Bellomo, Ortigia, Siracusa
Herbert Frank, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons
Palazzo Bellomo, Ortigia, Siracusa
Herbert Frank, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons

Fonte Aretusa

Fonte Aretusa è la famosa sorgente d’acqua che sgorga spontanea dal sottosuolo siracusano, a due passi dal mare. In questa acqua salmastra, protetta da un bacino semicircolare costruito nel 1843, cresce anche il papiro. Nei pressi della fonte sono state anche ritrovate antiche concerie, dove gli arabi lavoravano le pelli (Concerie, che gli arabi costruirono anche in altri luoghi della Sicilia, come ad esempio nella bellissima Noto antica).

Piccolo consiglio: Questo è uno dei luoghi migliori per ammirare il tramonto ad Ortigia.

Fonte Aretusa Ortigia, SIracusa
Fonte Aretusa – Fonte: Berthold Werner CC BY-SA 3.0

Castello Maniace

Il bellissimo Castello Maniace, affacciato sul mare, fu fatto costruire da Federico II nel 1239, per la difesa di Siracusa e venne poi modificato nel corso del tempo. Ci si arriva camminando per l’ampia Piazza Armi e percorrendo un antico ponticello, che passando sopra una pittoresca spiaggietta, ti introduce nella fortezza. Potrai quindi visitare alcuni luoghi interni della fortezza, passeggiare per gli ampi spiazzali esterni e ammirare il mare ed Ortigia.

Curiosità: In alcuni blocchi di pietra sono ancora visibili scritte che indicano le cave di provenienza e i nomi dei lavoratori che le hanno applicate.

Castello Maniace, Ortigia, SIracusa
Stella, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
Castello Maniace, Ortigia, SIracusa
cattan2011, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons
Castello Maniace, Ortigia, SIracusa
I, Sailko, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons
Castello Maniace, Ortigia, SIracusa
I, Sailko, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons
Castello Maniace, Ortigia, SIracusa
Allie_Caulfield, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons

Museo del Papiro di Siracusa

Il museo del papiro si trova nell’ex convento di S. Agostino, un bel edificio affacciato sul mare. Si occupa dello studio e della conservazione della cultura del papiro, qui introdotto nel III secolo a.C. dall’Egitto (Venne donato come omaggio da parte del Faraone Tolomeo II al tiranno di Siracusa Gerone II). Nel museo si trovano oggetti in papiro creati in epoca faraonica come stuoie e canestri e anche delle piccole barche in papiro provenienti dall’Africa. Il papiro cresce tra l’altro spontaneo nel fiume Ciane, nei pressi di Siracusa.

Museo del papiro Siracusa

Consiglio Top Secret – Bagno ebraico Mikveh

A Siracusa è possibile visitare anche un antico Mikveh, un bagno ebraico, conservatosi molto bene. Non è molto conosciuto nonostante la sua enorme bellezza e particolarità. A mio avviso è sicuramente uno dei luoghi da vedere a Siracusa.

Si tratta del più antico in Europa, risalendo al VI secolo d.C ed è costituito da un sistema di vasche, in cui gli ebrei effettuavano bagni rituali per purificarsi dal peccato. Oggi si trova al di sotto di un hotel, infatti fu proprio scoperto durante dei lavori di restauro.

Bagno ebraico Mikveh, Ortigia, Siracusa

Piazza Archimede e la fontana di Diana

La fontana realizzata nel 1907 rappresenta la dea cacciatrice circondata da ancelle, sirene e tritoni. Ai suoi piedi si trova invece la ninfa Aretusa, raffigurata mentre si sta trasformando in fonte. Si trova al centro della piazza Archimede, realizzata nel 1878, sulla quale si affacciano dei bei palazzi nobiliari.

Fontana di DIana, ortigia
Fontana di Diana – Fonte: Leandro Neumann Ciuffo CC BY 2.0

Dove e cosa mangiare a Siracusa

Vicino Fonte Aretusa si trova il bar/ristorante Mokrito Fast Casual Food. L’ideale per mangiare qualcosa di veloce e nostrano senza spendere tanto. Qui inoltre la sera, con soli 10 Euro, puoi fare un abbondante aperitivo con frittura mista, pizza e affettati vari. Tra l’altro, come scritto in precedenza, in questa zona, il tramonto è davvero molto bello.

Se cerchi una buona pizzeria con un bel ambiente, è consigliato Schiticchio, nei pressi della Fontana di Diana. Gli interni sono molto belli, arredati bene e i muri sono in pietra, davvero particolare. Oltre alle pizze, puoi ordinare hamburger o carne.

Se vuoi scoprire i piatti tipici della zona, qui trovi un articolo su cosa mangiare a Siracusa e dintorni.

Qui invece trovi i piatti e prodotti tipici siciliani in generale.

Mappa interattiva d’Ortigia – In viola i punti d’interesse

Per localizzarti una volta in zona, clicca sul simbolo ingrandisci in alto a destra.

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