Ultimo aggiornamento il 19 Aprile 2024
Introduzione: La vita in miniera
A Montedoro si trova un parco didattico, dove potrai entrare dentro una vecchia miniera dell’800. Nella Sicilia centro meridionale infatti, agli inizi del XIX secolo, il territorio è stato fortemente sfruttato per l’estrazione dello zolfo. Questo veniva ricavato nelle miniere ed esportato in tutto il mondo.
Ad essere sfruttato però, non era solo il territorio, ma anche le persone, soprattutto i bambini. Data la loro statura infatti erano più indicati al lavoro in miniera. Lavoro durissimo, che consisteva nel picconare la roccia sottoterra a temperature elevatissime. Dopodichè si procedeva a trasportare in superfice lo zolfo, in sacchi che arrivavano a pesare anche 80 kg.
Gli incidenti erano anche frequenti e molti adulti e bambini persero la vita nelle miniere. Si rischiava la vita per pochi soldi, mentre ad arricchirsi erano solamente i proprietari delle terre.
Testimonianza scritta della vita in miniera
Questa è una testimonianza scritta di Sidney Sonnino e Lepoldo Franchetti nel libro “La Sicilia nel 1876”, due politici dell’epoca
“…Ogni picconiere impiega in media da 2 a 4 ragazzi. Questi ragazzi detti carusi, s’impiegano dai 7 anni in su; il maggior numero conta dai 10 ai 16 anni.
Essi percorrono coi carichi di minerale sulle spalle le strette gallerie scavate a scalini nel monte, con pendenze talora ripidissime, e di cui l’angolo varia in media dai 50 agli 80 gradi. Non esiste nelle gallerie alcuna regolarità negli scalini; generalmente sono più alti che larghi, e ci posa appena il piede. Le gallerie in media sono alte di circa metri 1,30 a metri 1,80, e larghe da metri 1 a metri 1,20, ma spesso anche meno di metri 0,80; e gli scalini alti da metri 0,20 a 0,40; e profondi da metri 0,15 a 0,20.
I fanciulli lavorano sotto terra da 8 a 10 ore al giorno, dovendo fare un determinato numero di viaggi, ossia trasportare un dato numero di carichi dalla galleria di escavazione fino alla basterella che vien formata all’aria aperta. I ragazzi impiegati all’aria aperta lavorano 11 a 12 ore.
Il carico varia secondo l’età e la forza del ragazzo, ma è sempre molto superiore a quanto possa portare una creatura di tenera età, senza grave danno alla salute, e senza pericolo di storpiarsi. I più piccoli portano sulle spalle, incredibile a dirsi, un peso di 25 a 30 chili; e quelli di sedici a diciotto anni fino a 70 e 80 chili e lo trasportavano in superficie con dei contenitori sulle spalle risalendo gli stretti cunicoli centinaia di volte. Il tutto era guidato dai sorveglianti o capumastri.
Agli inizi del ‘900 però le miniere di zolfo in Sicilia andarano pian piano in crisi, poichè in America si cominciaro ad usare tecnologie più avanzate per l’estrazione. In seguito alle guerre poi l’estrazione diminì ulteriormente, fin quando poi tutte le miniere vennero chiuse.
Il museo, la miniera e l’osservatorio astronomico
Il parco didattico di Montedoro offre 4 magnifiche esperienze in 4 strutture differenti: L’osservatorio astronomico, il planetario, il museo della Zolfara e le case museo. Nell’ osservatorio potrai osservare con un telescopio le stelle e pianeti, nel planetario vivere simulazioni di viaggi astronomici, nel museo scoprire la storia dei minatori e calarti dentro una miniera e infine, nelle case museo, potrai anche entrare nelle antiche case dei minatori.
Per visitare il parco didattico è necessario prenotare, chiamando il +39 345 424 3223 oppure inviando un’email a [email protected].
Come arrivare
Cosa vedere nei dintorni
Montedoro e il museo si trovano in provincia di Caltanissetta. Qui trovi i luoghi più belli da visitare nei dintorni di Caltanissetta.
Piatti tipici della zona
Se sei interessato a mangiare dei piatti tipici nella zona di Caltanissetta (Di cui Montedoro fa parte) Qui trovi un elenco su cosa mangiare a Caltanissetta e dintorni.
Qui invece trovi i piatti tipici siciliani in generale.