Ultimo aggiornamento il 31 Maggio 2024
Introduzione
La riserva del Plemmirio è stata istituita nel 2004 e il nome gli fu dato dallo storico greco Tucidide. Fu infatti proprio lui nel 430 a.C nel suo racconto della fase siracusana della guerra del Peloponneso, a chiamare questo magnifico luogo Plemmirio. Proprio qui infatti si disputò la battaglia tra siracusani ed ateniesi che lui stesso raccontò.
Questo è un luogo ideale per godersi il mare cristallino e rilassarsi in spiaggia tra magnifiche scogliere e tracce di storia. Pensa che questa costa fu abitata già dai tempi preistorici, sono stati infatti trovati resti di villaggi ormai scomparsi. Ancora oggi sono però invece visibili le tracce che i greci e la seconda guerra mondiale ci hanno lasciato.
In questo articolo scoprirari un sentiero da fare a piedi o in bici, che costeggia quasi tutta la riserva. Una passeggiata nella natura respirando l’aria di mare, tra fiori selvatici, palme nane, spiagge, scogliere ed acque cristalline. Il percorso è di 6km all’andata e di 6km al ritorno, per un totale di 1 ora e 15 minuti a tratta. Il sentiero è tracciato in terra battuta e a fine pagina trovi anche una mappa interattiva del percorso.
Consiglio da Topsecretsicily
Se non ti va di fare questa lunga passeggiata, puoi anche tranquillamente fermarti alle prima tappa e goderti la spiaggia e il panorama. Quest’ultima opzione è sicuramente consigliata in piena estate o quantomeno nelle ore più calde. Non dimenticare di portare con te acqua e scarpe da ginnastica! Meglio fare il sentiero a tarda serata, in maniera da poter anche ammirare i fantastici colori del tramonto e i suoi giochi di luce. Per godere della bellezza del luogo è sconsigliato andare il fine settimana, visto che in questi giorni il luogo è spesso affollato.
Cosa vedere alla Riserva del Plemmirio – Il sentiero
Le posizioni esatte delle varie tappe sono segnate nella mappa interattiva che trovi scorrendo giù con il mouse.
Punta della Mola e Spiaggia Massolivieri
Dove parcheggiare
Appena arrivato al Plemmirio, dopo aver parcheggiato nel punto indicato nella mappa interattiva (la trovi a fondo pagina), arrivi direttamente nel punto forse più affascinante dell’intera riserva. Meglio andare la mattina presto per essere sicuri di trovare posto, visto che il parcheggio è piccolo.
Punta Mola
Proprio davanti ai tuoi occhi si estende Punta della Mola con i ruderi di quelle che sembrano essere antiche abitazioni. Si tratta invece dei resti della batteria navale “Emanuele Russo” della seconda guerra mondiale. Fu scelto questo luogo grazie alla posizione strategia, che in caso di attacco nemico, permetteva la difesa del Porto Grande di Siracusa.
Era equipaggiata con artiglieria antinave, mitragliatrici, magazzini, caserme uffici e tunnel di collegamento. Alla fine venne però abbandonata prima dell’arrivo dei nemici, quindi non fu mai teatro di scontri. Ancora oggi è possibile entrare nei vari avamposti e fare un tuffo nel passato, anche se molto triste.
Se noti bene, quasi alla fine della punta, sulla destra e sulla sinistra vi sono come delle depressioni del terreno, beh questo non ha nulla di naturale. Pensa che fin dai tempi dei greci, qui si estraevano i pregiati blocchi calcarei conchiliferi che una volta estratti venivano trasportati a Siracusa tramite zattere. Proprio con queste pietra furono infatti costruiti gli antichi templi di Apollo e Minerva che ancora puoi ammirare ad Ortigia. Ortigia che tra l’altro è ben visibile da qui, davvero un bel panorama.
Spiaggia Massolivieri e i Syloi
Nei pressi di Punta Mola troverai anche la Spiaggia Massolivieri, una fantastica spiaggetta, bagnata da una mare cristallino, sulla quale si affaccia una splendida scogliera.
Su Punta Mola si trovano anche i “syloi” ossia grosse vasche circolari scavate nella roccia in età greca, probabilmente utilizzate per lo stoccaggio del grano, quindi convertite in età romana in fornaci per la fabbricazione di calce idraulica.
Scogliere bianche
Le scogliere bianche meritano davvero una visita, anche perchè solo in questo punto, nell’intera riserva, le scogliere assumono questo colore. Si trovano tra l’altro a soli 5 minuti a piedi dalla prima tappa del percorso.
Scoglio dell’Elefante
Il percorso che porta fino allo Scoglio dell’Elefante dura decisamente di più e durante il tragitto potrai ammirare tutta la costa e la macchia mediterranea che cresce spontanea in questo luogo risparmiato dalla cementificazione selvaggia. Una volta arrivato potrai ammirare lo scoglio dell’Elefante, che discende a picco sul mare disegnando un arco. Proprio da questa sua forma discende il suo nome, sembra infatti una testa di elefante con una proboscide immersa nel mare.
Faro di Capo Murro di Porco
Quasi alla fine del percorso ecco il Faro di Capo Murro di Porco, alto 20 metri e attivo dal 1959. In condizioni di cielo sereno la suo luce può essere scorta fin oltre 30 km di distanza.
Altra particolarità di questo luogo sono gli getti d’acqua simili a geyser che prendono forma nella scogliera. In condizioni di mare agitato e vento infatti l’acqua entra in alcune fenditure presenti nella scogliera, per poi fuoriuscire a velocità dalla sommità, creando spettacolari getti d’acqua.
Batteria navale della seconda guerra mondiale Lamba Doria
Poco distante dal faro si trovano i resti di un’altra batteria navale, quella di Lamba Doria , anch’essa costruita a difesa del mare antistante Siracusa. Questa postazione preoccupava gli inglesi, che pianificavano lo sbarco in Sicilia tramite l’operazione Husky. Fu cosi che venne eseguito un piano degno dei miglior film d’azione. Per neutralizzare questa roccaforte infatti, venne inviato un reparto delle forze speciali inglesi che scalarono di nascosto la parete rocciosa di Capo Murro di Porco, considerata dai soldati italiani troppo alta e ripida per essere superata dal nemico. Dopo aver neutralizzato le sentinelle fu facile per gli inglesi conquistare l’avamposto e le attrezzature belliche vennero fatte saltare in aria.
Dove mangiare ed escursioni
Per pranzare o cenare vi è un buon ristorante nelle vicinanze, con un bellissimo prato con tanto di tavoli vista mare e ortigia, il risorante di Punta Maddalena. E’ anche possibile prenotare escursioni al Plemmirio, qui trovi più informazioni a riguardo. Un altro buon ristorante nelle vicinanze è il ristorante l’Asteria Blu, con una bella terrazza sul mare e offre la possibilità di noleggiare delle barche.
Mappa Interattiva del Plemmirio
I punti d’interesse sono segnati in giallo. Per localizzarti una volta in zona, clicca sul simbolo ingrandisci in alto a destra della mappa.
Piatti tipici di Siracusa e dintorni
Il Plemmirio fa parte di Siracusa. Vuoi provare i piatti tipici di questa zona? Qui trovi un articolo su cosa mangiare a Siracusa e dintorni.
Qui invece trovi i piatti e prodotti tipici siciliani in generale.