Ultimo aggiornamento il 31 Maggio 2024
Introduzione
Erice è un piccolo paesino vicino Trapani, a circa 750 metri d’altezza dal mare. Una volta arrivati sembra di fare un tuffo in epoca normanna-medioevale. E’ davvero un posto fiabesco, dove il tempo sembra essersi fermato. Per arrivarci puoi prendere la funivia da Trapani e godere di un panorama mozzafiato con vista su Trapani, le saline e le isole Egadi. In alternativa puoi salire in auto e parcheggiare all’inizio del paese.
La città venne probabilmente fondata come Segesta dagli elimi, per poi passare in mano a poli quali ad esempio fenici, romani, arabi e normanni. Per lungo tempo qui, già durante la sua fondazione da parte degli elimi, si celebrava la dea della fecondità, della bellezza e dell’amore. La celebrazione di questa dea proseguì nel corso dei secoli, infatti fu venerata dai fenici con il nome di Astarte, dai greci con il nome di Afrodite e dai romani con il nome di Venere Ericina.
Pensa che la notte, un grande fuoco acceso nell’area sacra fungeva da faro per i naviganti e la sua fama e il suo culto si diffusero così in tutto il Mediterraneo. Andiamo adesso a scoprire cosa vedere e cosa mangiare ad Erice.
Cosa vedere ad Erice
Il Duomo e il centro storico
Una volta arrivato ti ritroverai difronte al Duomo del 1300 dedicato all’Assunta e al bel campanile usato come torre di vedetta. Entrambi sono visitabili (2.50 Euro +2.50 Euro, vi è anche la possibilità di acquistare un unico biglietto cumulativo valido per gli altri monumenti della città) e dal campanile godrai un magnifico panorama.
A poco distanza dal Duomo si trova il corso Vittorio Emanuele, ricco di tanti negozietti d’artigianato e souvenir. Qui si trova anche la famosa pasticceria Maria Grammatico dove potrai provare tanti dolcetti tipici. Passando per questa via potrai anche ammirare la chiesa e il monastero del Salvatore del 1300 e la Piazza della Loggia, dove si affaccia il Palazzo Municipale. Qui vicino si trova il Museo civico “Antonio Cordici” con reperti archeologici provenienti ritrovati ad Erice.
Più in periferia troverai le chiese normanne di S. Giuliano, S. Cataldo e di San Giovanni Battiste, restaurate intorno al 1600/1700. Visitarle è un’ottima occasione per percorrere vicoli e stradine poco conosciuti dai molti, ma davvero caratteristici ed affascinanti.
Le Mura ciclopiche e il Quartiere spagnolo
Molto affascinanti anche le Mura ciclopiche attorno la città, che furono costruite nel VII-VI sec a.C. dagli elimi e poi rimaneggiate nel corso del tempo da fenici, romani e normanni. In alcune pietre è possibile trovare alcune antiche scritte in fenicio, ben visibili principalmente vicino porta Carmine. Il tratto meglio conservato, lungo una bella via alberata, va proprio da Porta Carmine a Porta Spada e nei pressi di quest’ultima sopra una rocca, si trova il bellissimo Quartiere Spagnolo con un panorama da favola. Si tratta di un edificio costruito intorno al XVII secolo per ospitare i soldati spagnoli. Gli abitanti di Erice non volevano i soldati troppo vicini a loro e fu così che scelsero un posto isolato dove poter costruire la roccaforte. All’interno si trova anche un piccolo museo degli anti mestieri e una mostra sulla pesca del tonno.
Il castello di Venere
Il castello di Venere fu costruito dai Normanni nel XII secolo a.C. sulle rovine del templio dedicato a Venere Ericina ed è probabilmente il monumento più bello da vedere ad Erice. Durante gli scavi infatti sono stati ritrovati reperti da attributi all’antico santuario. All’intero è rimasto solo uno spiazzo vuoto, ma i muri difensi esterni si sono ben conservati e sono molto belli da vedere ed il panorama da qui è meraviglioso. Il castello era una volta collegato con un ponte levatoio alle torri difensive del Balio, che si trovano poco prima.
Le Torri e Il Giardino del Balio
Le Torri del Balio erano il sistema difensivo del castello normanno e nei loro pressi si trova uno spiazzale dal quale si apre una vista magnifica sulla costa. Oggi le possiamo ammirare grazie al conte Agostino Pepoli che sul finire dell’Ottocento restaurò a sue spese la torre pentagonale e realizzò anche il vicino giardino del Balio, un bellissimo giardino pubblico all’inglese.
Il conte era talmente innamorato di questo luogo, che si fece costruire la sua abitazione sul versante nord-ovest del castello, l’affascinante Torretta Pepoli. Dopo anni d’abbandono è stata restaurata ed ospita un museo multimediale interattivo. Qui con la voce del conte viene raccontata la storia dei personaggi che hanno lasciato un’impronta significativa nella città.
Cosa mangiare ad Erice
Dopo aver visto cosa vedere ad Erice, pensiamo ora al cibo. Da non perdere la Pasticceria di Maria Grammatico. Li troverai squisiti dolcetti tipici: le genovesi e tanta altra roba fantastica come pasticcini alle mandorle, la frutta di martorana, le cassatelle e tanto altro.
Le genovesi si chiamano cosi perché all’epoca i rapporti commerciali tra Trapani e Genova erano molto intensi e la forma di questi dolci ricordava i cappelli dei marinai genovesi. Le genovesi, cosi come altri dolcetti tipici di Erice, sono state create dalle suore di Erice intorno al 1600 – 1700 e la ricetta ha rischiato di perdersi per sempre, quando i conventi vennero chiusi nel 1800. Grazie alla Signora Grammatico però, che era cresciuta con le suore, la tradizione si è tramandata nel tempo ed oggi anche tu puoi abbuffarti senza problemi.
Qui trovi dei consigli generali su cosa mangiare a Trapani e dintorni (Erice fa parte della provincia di Trapani), qui invece trovi i piatti tipici siciliani.
Mappa interattiva di Erice – Punti d’interesse segnati in viola
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Cosa vedere nei dintorni di Erice
Erice fa parte della provincia di Trapani, qui trovi elencati i luoghi da visitare a Trapani e dintorni.