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Ultimo aggiornamento il 26 Maggio 2024

Introduzione

In questo articolo scoprirai cosa vedere a Scicli. Appena arrivato ti sembra di tornare un pò indietro nel tempo. Un paesino molto piccolo e caratteristico, un vero e proprio concentrato di bellezza.

Anche Scicli, come altre città barocche siciliane, non si trova a livello del mare. Infatti, l’aristocrazia dell’epoca preferiva soggiornare in collina, godere del paesaggio e trovare un pò di refrigerio dalle torride estate siciliane.

Consiglio da Topsecretsicily: Se lo desideri puoi prenotare un comodo tour guidato che prevede la visita di Ragusa Ibla, Modica e Scicli, le 3 perle del barocco siciliano o un tour del Commissario Montalbano. Verrai prelevato direttamente dalla tua casa vacanza o hotel se ti trovi nelle zone di Catania, Siracusa o Taormina.

Cosa vedere a Scicli

Centro storico

Cosa vedere a Scicli

Inizia il tuo viaggio esplorando il cuore barocco di Scicli, un patrimonio mondiale dell’UNESCO. Questa città è famosa per le sue chiese e edifici barocchi ben conservati, tra cui la Chiesa di San Matteo e la Chiesa di San Bartolomeo. Camminare per le stradine lastricate di Scicli ti farà semplicemente bene all’anima.

Palazzo Beneventano

E’ uno dei più belli palazzi barocchi dell’isola e ciò che colpisce particolarmente è l’appariscenza dei balconi. Quest’ultimi sono infatti sostenuti da animali e figure antropomorfe molto espressive, che sembrano voler raccontare qualcosa. Probabilmente si vuole rimandare alle scorribande dei Saraceni e dei pirati del Mediterraneo e alla paura di quei momenti.

Palazzo Spadaro

Il palazzo apparteneva alla famiglia Spadaro di origine modicana e trasferitasi a Scicli nel XVII secolo. Le sale visitabili non sono molte, ma comunque affascinanti, soprattutto quella con ancora il pavimento decorato con maioliche.

Palazzo Spadaro, Scicli
Palazzo Spadaro
Palazzo Spadaro, Scicli

Palazzo Bonelli – Patanè

Si tratta probabilmente del palazzo più bello di Scicli, costruito alla fine dell’Ottocento per volontà di Ignazio Bonelli. Nel 2013 è stato acquistato dall’imprenditore Patanè il quale lo ha restaurato e aperto al pubblico.

Kiafura, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Chiesa Madre di Sant’Ignazio di Loyola

Chiesa Madre di Sant'Ignazio di Loyola, Scicli
Chiesa Madre di Sant'Ignazio di Loyola, Scicli

Municipio di Scicli – Sulle tracce del commissario Montalbano

Il municipio è stato reso celebre dalla serie Tv “Il Commissario Montalbano”. E’ stato infatti utilizzato come sede del commissariato di Vigata. Per pochi Euro puoi comprare il biglietto e visitare sia il Palazzo che i locali dove è stata girata la serie TV.

Municipio, Scicli
Vista dal Municipio, Scicli
Vista dal Municipio
Ufficio del Commissario Montalbano - Municipio di Scicli
Ufficio del Commissario Montalbano – Municipio di Scicli
Ufficio del questore di Montelusa nella serie del commissario Montalbano
Ufficio di rappresentanza del sindaco – Ufficio del questore di Montelusa nella serie del commissario Montalbano

Chiesa di Santa Teresa

Sempre in zona, troverai anche la Chiesa di Santa Teresa e anche qui per entrare si paga un biglietto. La chiesa è piccola ma molto particolare, una volta entrato hai come una sensazione di purezza. Il colore predominante infatti è il bianco, interrotto qui e là dal giallo intenso dell’oro. La chiesa non è più in funzione ed è stata adibita come sala di mostre.

Chiesa di Santa Teresa, Scicli

Chiesa di San Michele

La chiesa è molto bella sia dentro che fuori ed e’ molto ricca di decorazioni. E’ una delle chiese più antiche di Scicli e fu una delle poche costruzioni che si salvarono dal terremoto del 1693, anche se venne comunque interamente ricostruita. L’ingresso è gratuito.

Chiesa di San Michele, Scicli
Chiesa di San Michele - Scicli
Chiesa di San Michele
Chiesa di San Michele, Scicli

Lungo il canale spagnolo e il convento

Il canale si trova in via Aleardi poco distante dalla strada in cui si affaccia il Municipio. Questa opera fu costruita dagli spagnoli, in maniera da incanalare l’acqua piovana. Pensa che è stata fatta talmente bene, che funziona ancora oggi dopo tanti secoli. Passeggiando per questa via potrai ammirare dei bei scorci di Scicli, fino a raggiungere la bella chiesa e convento del Carmine.

Scicli
Convento del Carmine, Scicli
Convento del Carmine

Chiesa panoramica di Santa Maria della Croce

La Chiesa di Santa Maria della Croce e il convento adiacente (Realizzati intorno al XVI secolo) si trovano sul Colle di San Matteo e sono raggiungibili a piedi in circa 20 minuti dal centro storico. Il Convento è incantevole ed è stato in passato restaurato, la chiesa è piccola ma molto carina e non viene più usata come luogo di culto. Sicuramente quello che rende speciale questo posto è la vista spettacolare che si ha su Scicli dall’alto, specialmente al tramonto. L’entrata è a pagamento, circa 2 Euro a persona.

Vista dalla chiesa di Santa Maria della Croce, Scicli
Chiesa di Santa Maria della Croce, Scicli
Duniasikuzote, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Chiesa di San Matteo

La Chiesa di San Matteo, come quella di Santa Maria della Croce, si trova sul colle. La salita è un pò impegnativa e faticosa, quindi se non sei molto in forma, meglio lasciare perdere. Il sentiero tutto in pietra è comunque molto carino, anche se un po’ abbandonato. Abbandonata è anche la chiesa, che ha problemi strutturali ed è quindi chiusa al pubblico. Negli anni 90 infatti, durante i restauri, venne realizzata una copertura in cemento armato che ne ha compromesso la stabilità.

Anche se non visitabile la chiesa è molto affascinante vista da fuori e lo vista su Scicli e il mare è impareggiabile.

Chiesa di San Matteo - Scicli
Chiesa di San Matteo – Fonte: Von trolvag, CC BY-SA 3.0
Scicli, Chiesa di San Matteo in alto

Chiesa di San Bartolomeo e le grotte

Chiesa di San Bartolomeo Scicli
Chiesa di San Bartolomeo – Fonte: Club Unesco Scicli – Eigenes Werk, CC BY-SA 3.0

La Chiesa di San Bartolomeo è inserita in un bellissimo contesto, fatto di rocce, grotte e casette, con i loro tipico colore, un tenue bianco-giallo-oro. La chiesa risale al XV secolo e nonostante abbia resistito al terremoto del 1693 è stata modificata nel corso degli anni successivi. All’interno della chiesa troverai anche un presepe del ‘700, una sorta di fotografia della vita quotidiana dell’epoca.

Scicli
Scicli

Chiafura – Le case nella roccia

Chiafura,Scicli
Veronidae, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Proprio nei pressi della Chiesa di San Bartolomeo, tra le rocce del colle di San Matteo, si trova una luogo molto particolare, Chiafura (Nome che probabilmente proviene da fura=fuori, ad indicare che si trovava fuori dalla città). Il sito è purtroppo al momento chiuso al pubblico, ma dovrebbero partire dei lavori di recupero.

A partire dal V secolo d.C questo luogo fu adibito per lungo tempo a necropoli, ossia a cimitero. Intorno al VIII secolo invece cominciò a nascere un vero e proprio quartiere urbano. Questo fenomeno fu alimentato dalla paura dei ripetuti attacchi costieri del periodo, la gente preferì infatti rifugiarsi e vivere nell’entroterra.

Questo luogo continuò ad essere abitato nel corso dei secoli, addirittura fino alla seconda metà del ‘900. Tuttavia nel XVIII con l’espansione del centro urbano di Scicli, questo luogo venne pian piano abbondonato.

A rutta ri Ron Carmelo

La grotta di Ron Carmelo è una antica casa scavata nella grotta come quelle poco distanti di Chiafura, che però a differenza di questa non sono accessibili. E’ stata abitata nel corso dei secoli e gli ultimi proprietari furono proprio i nonni del Signor Carmelo. Sarà lui a raccontarti in maniera molto simpatica la storia della grotta e della sua famiglia. Tutto è stato ricreato alla perfezione e avrai anche la possibilità di provare giochi ed utensili di una volta.

A rutta ri Ron Carmelo, Scicli

Prodotti tipici di Scicli

I prodotti tipici originali di Scicli sono il cuccidatu e la testa di turco.

Il primo è una ciambella di circa 250 grammi preparata con strutto, farina, pepe e salsiccia (Vi è anche la variante ripiena di ricotta). Lo trovi nelle rosticcerie di Scicli.

Testa di turco, Scicli

La testa di turco è invece un dolce. La sua storia è molto affascinante e anche simpatica. Si tratta di un grande bignè ripieno di crema o ricotta, che celebra la sconfitta dei turchi da parte dei normanni nella battaglia del 1091. La forma del dolce infatti ricorda il turbante dei turchi! Lo trovi nelle pasticcerie di Scicli.

Questi sono i 2 prodotti tipici solo di Scicli. Qui trovi invece i piatti tipici di Ragusa e provincia (Di cui Scicli fa parte) e qui i piatti e prodotti tipici siciliani in generale.

Dove mangiare a Scicli

Dopo aver visto cosa vedere a Scicli, pensiamo adesso al buon cibo. A questo proposito è consigliato il ristorante My name is Tanino. Il ristorante in se è piccolo ma molto carino, trovi posti a sedere sia dentro che fuori. I tavoli all’esterno si trovano accanto ad un bellissimo canale in pietra per l’acqua piovana, ancora perfettamente funzionante, costruito dagli spagnoli durante la loro dominazione. Cosa provare? La vastiduzza! Una sorta di tapas siciliana, con base di farina e diversi ingredienti e condimenti

Vastidduzza - My Name is Tanino - Scicli
Vastidduzza con formaggio e gamberi

Un altro ristorante molto particolare ed originale è il ristorante la Grotta. E’ interamente scavato nella grotta e si mangia molto bene, come anche testimoniano le recensioni su Google.

Mappa interattiva di Scicli – Punti d’interesse in viola ?

Scopri cosa vedere a Scicli Per localizzarti una volta in zona, clicca sul simbolo ingrandisci in alto a destra nella mappa.

Cosa vedere nei dintorni di Scicli

Qui trovi una lista di tutti i luoghi da vedere nella zona del ragusano, di cui Scicli fa parte.

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